Pene d’amore perdute
MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLO SPETTACOLO
SPETTACOLO IN ITALIANO
di William Shakespeare
adattamento e regia Lia Chiappara
con Federico Arnone, Domenico Bravo, Lorenzo Carmagnini, Chiaraluce Fiorito, Daniele Giacomelli, Viviana Lombardo, Enrica Volponi e Silvia Scuderi.
coreografie Marino Casari
costumi Lia Chiappara realizzati da Iole Rizzo
ideazione scene Lia Chiappara
realizzazione scene Alessandro Di Giugno e Stefania Romano
musiche Antonio Guida
luci Fiorenza Dado e Gabriele Circo
si ringrazia Anna Maria Guzzio
Teatro Libero Palermo
Si può rinunciare ai piaceri “vani” della vita per dedicare il proprio tempo a lunghi periodi di studio ed erudizione? Nei meccanismi drammaturgici raffinati di Shakespeare si dipana la storia del Re di Navarra e dei suoi compagni che giurano fedeltà a un patto di astinenza dal piacere e dalla vita, ma che inesorabilmente, in un gioco fatto di incastri e personaggi ben delineati dal verso del Bardo, si scontreranno di lì a poco con la vita e la pragmaticità che essa porta in serbo: una bella e dolce regina, con la sua corte di dame, irrompe e sovverte tutti i “buoni” propositi dei giovani del regno di Navarra. E così inizia un inseguimento amoroso non privo appunto di sofferenze e pene, che si risolverà in un lieto fine. La scrittura skakespeariana in “Pene d’amore perdute” risponde allo schema eufistico che fa dell’uso della retorica uno strumento di “smascheramento” della convenzione. Il verso, rispettato a pieno nella traduzione utilizzata, si fa voce del contrasto tra convenzione e retorica da una parte e vitalità e spontaneità dall’altra. Un inno alla vita che non nega un rimando al teatro e alla sua funzione.