PRESENZA IN SALA
MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLO SPETTACOLO
DURATA 65 MINUTI
SPETTACOLO IN ITALIANO
a partire dall’omonimo racconto popolare
drammaturgia originale e regia Luca Mazzone
con Salvo Dolce e Silvia Scuderi
luci Gianfranco Mancuso
video e animazione Pietro Vaglica
scene e costumi Lia Chiappara
realizzati da Fiorenza Dado e Gianfranco Mancuso
Teatro Libero Palermo
Nella società dell’opulenza (in parte oggi aggredita dalla crisi economica?) la fame ha assunto un significato ben diverso da quello che s’intendeva nella favola originale dei fratelli Grimm. Oggi abbiamo fame di consumo e consumiamo, consumando noi stessi. Ecco perché oggi Hänsel e Gretel potrebbero essere gettati via, abbandonati, proprio come si fa con i rifiuti. La matrigna getta via e impone che si abbandonino i due bambini – “Sì, li getto via, Li rifiuto!” – perché lei e il marito non sarebbero più in grado di occuparsene, ed egoisticamente pensano solo a loro stessi. Ecco che una contemporanea matrigna volitiva e superficiale, dedita soltanto al consumismo più bieco e sfrenato, decide di abbandonare il proprio figliastro in mezzo ad un bosco non fatto di alberi, bensì di rifiuti, rifiuti di ogni sorta e genere, una valanga di oggetti che in apparenza non servono più, che sono diventati un problema. Tra questi rifiuti qualcosa, però, si muove. C’è una vita che si è adattata a questo mondo marginale fatto di scarti, di cose vecchie, di cose in apparenza inutili. Da una matassa di rifiuti spunta fuori una testolina di una ragazza, anche lei è un rifiuto?, anche lei è stata buttata via così come il ragazzo? Ma siamo veramente sicuri che i rifiuti siano inutili? I due ragazzi così tra paure e diffidenze stringono una forte amicizia e scoprono di essere legati da un sentimento profondo, entrambi sono stati abbandonati e gettati via, proprio come Hänsel e Gretel. Iniziano così un viaggio, un’avventura poetica e dolce che li porta alla ricerca della loro casa di marzapane, scoprono e incontrano tanti personaggi, finché non arrivano in un nuovo continente, che come una matrigna cattiva li vuole fagocitare…
da una storia per parole e immagini di Geoffroy de Pennart
drammaturgia e regia di Luca Mazzone
con Salvo Dolce, Andrea Saitta e Silvia Scuderi
voce narrante Matteo Contino
regia Maria Selene Farinelli
con Enrico Ferrari, Mario Slemer, Marco Profita
scene Andrea Coppi e Guglielmo Avesani
sviluppo software multimediale di Stefano Piermatteo
animazioni e video di Alice Zaniboni e Costantino Siino
di Henrik Ibsen
allestimento e drammaturgia Rui Madeira
con Tiziana Martucci, Simeone Latini, Stefano Cancellu, Ana Cruz, Giuseppe Boi
scenografia Alberto Péssimo e Jorge Gonçalves
da William Shakespeare
progetto e regia Lia Chiappara
con Santi Cicardo, Matteo Contino, Francesco Gulizzi, Alessandro Meringolo,
Antonio Randazzo, Andrea Saitta, Silvia Scuderi e Enrica Volponi
costumi Lia Chiappara e Claudia Campanella
Teatro Libero Palermo
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