PRESENZA IN SALA
MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLO SPETTACOLO
DURATA 65 MINUTI
SPETTACOLO IN ITALIANO
di Alberto Milazzo e Luca Mazzone
tratto da “La morale del centrino” di Alberto Milazzo
con Giuseppe Lanino
progetto scenico Luca Mazzone
luci Fiorenza Dado
video Pietro Vaglica
con la collaborazione di Marta Lunetta
Teatro Libero Palermo
In viale Ortigia 72 si consuma il rito di una felicità desiderata, anelata, soprattutto mancata. Manon è felice? Una domanda che fa da scintilla alla narrazione, scandendo a più riprese l’attesa, l’attesa dell’incontro, l’attesa della felicità stessa. Ma chi è Manon? Al civico 72 di viale Ortigia, a Palermo, dove vive, la signora nota come Manon difende da sola principi che il resto del mondo dilapida come fossero un’immeritata eredità, o almeno così crede. Nessuno sa che al 72 di viale Ortigia esiste questo baluardo di moralità, cosa che Manon avverte come un’ulteriore conferma di quanto lei sia nel giusto e il mondo prossimo all’Armageddon. Il rapporto di un figlio e di sua madre, della vita di un figlio, della sua felicità e dell’affermazione del proprio sé che si scontra con l’ancestrale giogo esercitato dalle madri. «Per volersi bene basta annuire in silenzio. Uno accenna al proprio profondo malessere, l’altro annuisce. Il silenzio è parte fondamentale di questa storia».
tratto da La morale del Centrino. Ovvero come sopravvivere a una mamma siciliana di Alberto Milazzo, edizioni SEM – Milano
da una storia per parole e immagini di Geoffroy de Pennart
drammaturgia e regia di Luca Mazzone
con Salvo Dolce, Andrea Saitta e Silvia Scuderi
voce narrante Matteo Contino
regia Maria Selene Farinelli
con Enrico Ferrari, Mario Slemer, Marco Profita
scene Andrea Coppi e Guglielmo Avesani
sviluppo software multimediale di Stefano Piermatteo
animazioni e video di Alice Zaniboni e Costantino Siino
di Henrik Ibsen
allestimento e drammaturgia Rui Madeira
con Tiziana Martucci, Simeone Latini, Stefano Cancellu, Ana Cruz, Giuseppe Boi
scenografia Alberto Péssimo e Jorge Gonçalves
da William Shakespeare
progetto e regia Lia Chiappara
con Santi Cicardo, Matteo Contino, Francesco Gulizzi, Alessandro Meringolo,
Antonio Randazzo, Andrea Saitta, Silvia Scuderi e Enrica Volponi
costumi Lia Chiappara e Claudia Campanella
Teatro Libero Palermo
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