A NUMBER *
MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLO SPETTACOLO
SPETTACOLO IN ITALIANO
di Caryl Churchill
traduzione Monica Capuani
progetto e regia Luca Mazzone
con Giuseppe Pestillo e Massimo Rigo
costumi Lia Chiappara
disegno luci Gabriele Circo e Fiorenza Dado
Un padre, un figlio. Il rapporto tra il Padre – figura concreta e allo stesso tempo utopica, e il figlio; rapporto che appartiene alla dimensione più precipua del mito, quello fatto di legami ancestrali, non detti antologici che sottendono, nella relazione stessa, l’elemento dell’unicità e della natura, che in una contrapposizione polare si trovano contrapposti al nutrimento e al contesto. Una contrapposizione polare ritmata da attrazione e repulsione. Un legame di pura necessità. L’ineluttabilità del rapporto è quella del legame tra il Padre e i suoi figli, rapporto che ha nel sangue un correlativo oggettivo che sottende l’unicità e l’impossibilità della replica quali leggi necessarie della natura. Correlativi oggettivi della stessa esistenza, donataci, appunto, dal Padre, di cui siamo tutti figli. «Che cosa è l’uomo perché tu ti ricordi di lui o il figlio dell’uomo perché tu ti curi di lui? […] Ecco me e i figli che Dio mi ha dati» un passo della Lettera agli Ebrei del Nuovo Testamento che ci fa riflettere sul “Me”, dove un principio di realtà, la cui affermazione è inevitabile, non può che trovare nella filiazione la sua più forte affermazione.
Lo spettacolo rientra nel progetto “Non normale, non rassicurante. Progetto Caryl Churchill” a cura di Paola Bono e Angelo Mai, con il sostegno di Teatro di Roma – Editoria & Spettacolo – SIL (Società italiana delle Letterate) con la collaborazione di 369gradi Tuba, libreria delle donne, bazar dei desideri Olinda Onlus.