Mariarosa, la civetta paurosa
MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLO SPETTACOLO
SPETTACOLO IN ITALIANO
di Franco Giorgio
tratto da Jill Tomlinson
regia Franco Giorgio
con Giuseppe Calaciura, Eliana Esposito, Laura Giordani
CENTRO TEATRO STUDI, RAGUSA
Mariarosa deve affrontare l’ignoto; sta crescendo, e la vita la obbliga a rendersi indipendente e responsabile delle sue azioni. Come spesso accade, saranno i suoi genitori ad aiutarla a vincere le sue paure, giorno dopo giorno…
Mariarosa era una piccola civetta che viveva con mamma e papà, in cima ad un albero molto alto, dal quale vedeva tutto ciò che le accadeva attorno.
Mariarosa era serena e felice, aveva occhi enormi e tondi, delle unghiette molto sottili e appuntite; era uguale a tutte le altre civette che vivevano in quel bosco. O quasi. Mariarosa aveva una paura pazzesca del buio! Cosa molto strana, per una civetta che è un uccello notturno.
“Non puoi avere paura del buio” le diceva mamma. “Le civette non hanno mai paura del buio”. “Io si!” rispondeva Mariarosa.
“Ma le civette sono uccelli della notte” insisteva papà. “Io non voglio essere un uccello della notte” borbottava Mariarosa. “Voglio essere un uccello del giorno…”
Mariarosa deve, dunque, affrontare l’ignoto; sta crescendo, e la vita la obbliga a rendersi indipendente e responsabile delle sue azioni. Come spesso accade, saranno i suoi genitori ad aiutarla a vincere le sue paure, giorno dopo giorno, acquistando fiducia e sicurezza in se stessa, scoprendo che conoscere l’ignoto significa smettere di temerlo.