PRESENZA IN SALA
MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLO SPETTACOLO
DURATA 65 MINUTI
SPETTACOLO IN ITALIANO
ispirato a “La freccia azzurra” di Gianni Rodari adattamento teatrale e regia di Catia Pongiluppi con Irene Fioravante e Monica Ceccardi scene di Marlene Roncolato costumi e giocattoli di Marlene Roncolato tecnico audio e luci Matteo Pozzobon e Claudio Modugno Fondazione Aida, Verona
La vigilia dell’Epifania è una notte magica per tutti i bambini, che aspettano l’arrivo dei doni da parte della Befana. Ma il povero Francesco rischia di rimanere senza il giocattolo da lui tanto agognato, un trenino chiamato “La freccia azzurra”…
“Nella notte di Natale, in tutto il mondo, Babbo Natale porta i suoi doni ai bambini che sono stati buoni. Quelli italiani sono i più fortunati, perché la notte tra il 5 e il 6 gennaio ricevono degli altri regali: volando a cavallo di una scopa glieli porta la Befana, una vecchina burbera ma buona. Ma un 5 gennaio di tanti anni fa i bambini italiani rischiarono di non avere nessun dono…”
La vigilia dell’Epifania è una notte magica per tutti i bambini, che aspettano l’arrivo dei doni da parte della Befana. Ma il povero Francesco rischia di rimanere senza il giocattolo da lui tanto agognato, un trenino chiamato “La freccia azzurra”, perché i suoi genitori non hanno i soldi per la Befana. I giocattoli si ribellano alla vecchietta e in questa notte magica decidono di andare direttamente da Francesco.
Lo spettacolo racconta questa moderna storia di Natale di uno dei maggiori scrittori per ragazzi, e portata sul grande schermo con successo da Enzo D’Alò alcuni anni fa.
ispirato a “La freccia azzurra” di Gianni Rodari
adattamento teatrale e regia di Catia Pongiluppi
con Irene Fioravante e Monica Ceccardi
scene di Marlene Roncolato
da Collodi – di Joël Pommerat
traduzione di Beno Mazzone
regia Luca Mazzone
con Federico Arnone, Micaela De Grandi ed Enrica Volponi.
ideazione animazioni Luca Mazzone e Pietro Vaglica
realizzate da Pietro Vaglica
da una storia per parole e immagini di Geoffroy de Pennart
drammaturgia e regia di Luca Mazzone
con Salvo Dolce, Andrea Saitta e Silvia Scuderi
voce narrante Matteo Contino