27 maggio 2017, Presente Futuro 2017
Teatro Libero Palermo

La serata finale del concorso di Presente Futuro, rassegna internazionale di arti performative organizzata dal Teatro Libero di Palermo, ha avuto luogo sabato 27 maggio. La coreografa Perrine Valli dirige la seconda performance andata in scena, dal titolo Morning Sun.

MORNING SUN
coreografia Perrine Valli
danzatrici Marthe Krummenacher e Perrine Valli
musica Sunfast (Eric Linder / Polar, Bernard Trontin, Alexandre Müller Ramirez)
luci Laurent Schaer
amministrazione Laure Chapel / Pâquis Production
circuitazione Gabor Varga / BravoBravo
con il supporto di République et Canton de Genève, Pro Helvetia – Swiss arts council, Corodis
Compagnia Perrine Valli – Svizzera

Perrine Valli ha le idee molto chiare sul suo percorso: sa da dove viene, e sa dove vuole andare. Sa cosa vuole dai danzatori che collaborano con lei, e sa ottenerlo senza privarli della loro libertà espressiva e creativa. È raro incontrare coreografi così lucidi e consapevoli, il cui percorso formativo è indispensabile non solo per l’apprendistato di una o più tecniche coreutiche, ma anche per la costruzione di una struttura linguistica con la quale muoversi e comunicare. I danzatori come Valli sanno nominare gli elementi del loro training, del loro processo creativo; questo vuol dire che capiscono ciò che fanno, e lavorano meglio. Si tratta di un fenomeno molto più frequente in tutti quei performer (come i danzatori, gli acrobati, i circensi, i mimi ecc.) che hanno iniziato a calcare le scene solo dopo una lunga formazione tecnica, e che eseguono un allenamento costante. Del resto, le discipline del corpo sono molto più rigorose e forgiano non solo il fisico ma anche il pensiero.

Allo stato attuale, la ricerca coreografica di Valli, che per anni si è dedicata allo studio del corpo introspettivo e solitario sulla scena, concepito come un’entità che evolve individualmente, concentra il proprio focus sulla relazione tra i corpi all’interno di uno spazio esteriore, alla luce del sole. Morning Sun è una performance satellite di Une femme au soleil, un progetto creato a Ginevra nel 2015 che ha come tema centrale il desiderio. La coreografia si ispira ad alcuni quadri di Edward Hopper: posizionandosi alla sua stessa distanza, Valli scandaglia – insieme alla danzatrice con cui divide la scena, Marthe Krummenacher – la relazione (simmetrica e asimmetrica, parallela e trasversale, sincronica e conseguente) tra i corpi, e il concetto che si ha dell’altro. Allo stesso tempo, indaga le forme del desiderio per la danza, potente generatore di sentimenti e quindi di movimenti.

Morning Sun è una performance che tocca il cuore e stimola la mente: in linea con la sequenza, estremamente precisa e pulita, la logica che vi è sottesa appare rigorosa, inevitabile, l’unica possibile. E come tutto ciò che non può in alcun modo essere eluso, provoca nello spettatore una tensione intellettuale, muscolare ed epidermica, un’emozione della quale è difficile individuare il movente.

Teaser: https://vimeo.com/126783786

« BLOG » a cura dell’insegnamento di Istituzioni di Regia del Corso di Laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo del Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo – Sapienza Università di Roma.

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