
LE CONQUISTATRICI
MEZZ’ORA PRIMA DELL’INIZIO DELLO SPETTACOLO
SPETTACOLO IN ITALIANO
una prima nazionale
di Gérard Bagardie
traduzione, scena e regia Beno Mazzone
con Sara Alzetta e Roberta Colacino
luci Gianfranco Manuso e Fiorenza Dado
costumi Jole Rizzo
Teatro Libero Palermo
In un Paese, che potrebbe essere il nostro, i “giovani” si ribellano contro il potere detenuto dai “vecchi”.
Il Presidente della Repubblica non ha più carte da giocare per evitare la guerra civile se non l’incontro “faccia a faccia” con il “leader” eletto dai giovani.
Si tratta di un confronto implacabile, a porte chiuse, il cui punto focale della questione è la vita o la morte dei cittadini e la natura della società.
Nella drammaturgia di Gèrard Bargardie, tradotta e messa in scena da Beno Mazzone, i due ruoli principali, quello del Presidente della Repubblica e quello del leader dei giovani sono giocati al femminile. Due donne quindi, differenti per generazioni, sensibilità, cultura, scopriranno quello che hanno in comune e finiranno per stimarsi.
Ma la ragione di stato è lì in agguato, impietosa.
“In questa pièce – scrive l’autore – desidero raccontare semplicemente il mio amore per la democrazia, la nobiltà ed il pericolo (l’orrore a volte!). Ho voluto parlare di noi, oggi, non polemizzare attorno a questa o quella azione politica condotta nel mondo attuale, ma provare ad approcciare la quintessenza della politica… Desidero far capire che il cuore, la vita, dovrebbero oltrepassare e superare le ideologie.”
L’autore colloca i personaggi in un futuro che per definizione nessuno conosce, per sgombrarlo da tutto quello che non è essenziale. Beno Mazzone preferisce invece collocare la storia in un tempo che potrebbe benissimo essere il nostro: hic et nunc. Ho scelto di trattare questo argomento – dice Beno Mazzone – perché sempre più oggi i rappresentanti del potere costituito dichiarano di voler sostenere i giovani, ma sostanzialmente operano contro i giovani, in qualunque settore, anche in teatro.