
Bobby Fischer vive a Pasadena
SPETTACOLO IN ITALIANO
di Lars Norén
traduzione Annuska Palme Sanavio
regia e scena Beno Mazzone
con Sara Alzetta, Mirella Mazzeranghi, Mauro Perugini, Rosario Sparno
costumi Lia Chiappara, realizzati da Jole Rizzo
luci Gianfranco Mancuso e Gabriele Circo
datore luci Gabriele Circo
Teatro Libero Palermo
PRIMA NAZIONALE
Dopo “La notte canta” di Jon Fosse, Mazzone ritorna alla drammaturgia di un grande autore scandinavo. La pièce racconta una serata particolare, ovvero la partecipazione ad uno spettacolo teatrale da parte di una famiglia di quattro persone: la madre, ex attrice che ha sacrificato tutto per la famiglia, il padre, uomo d’affari, distratto dal proprio lavoro, la figlia, insegnante e alcolizzata che ha perso la propria bambina di due anni, il figlio, secondo genito, uscito da poco da un ospedale psichiatrico. Dopo teatro, i genitori desiderano cogliere l’occasione della momentanea riunione della famiglia per prolungare il loro incontro, il loro stare insieme, per parlare…
Il ritratto che emerge è quello di una umanità sull’orlo del precipizio. La scissione delle generazioni e il fallimento della parola sono al centro del racconto. Il linguaggio crudo rimanda a Strindberg, O’Neill o Bergman e a loro Norén si è ispirato, al punto che nella pièce emergono pure le riflessioni della protagonista sullo spettacolo Lungo viaggio verso la notte di O’Neill.