Teatro Libero Palermo
presenta
7-20 giugno 2021
Shakespeare Summer Night
a Villa Filippina
Due commedie shakespeariane e un omaggio ad Amleto: al via Shakespeare Summer Night, il
festival estivo del Teatro Libero a Villa Filippina, dal 7 al 20 giugno.
dal 7 al 10, dal 13 al 17 e il 10 giugno e 19 giugno, ore 20.30.
Si comincia con le serate dedicate al grande drammaturgo inglese, con La bisbetica domata, regia
di Salvo Dolce e La commedia degli errori, una regia di Lia Chiappara, ripresa da Claudia Puglisi.
“Le prime notti d’estate, nella cornice di Villa Filippina, faranno da scenario alle due produzioni che completano la trilogia shakespeariana che ha visto impegnato il Teatro Libero nel corso dei mesi di chiusura – spiega il direttore artistico del Teatro Libero, Luca Mazzone -. Vogliamo coinvolgere il pubblico con quella leggerezza che è tipica delle sere estive e del gioco shakespeariano. Le due commedie, La commedia degli errori e La Bisbetica domata, condivideranno una porzione di Villa Filippina, per trasmettere lo spirito shakespeariano attraverso il gioco degli attori, una compagnia stabile che interpreterà due adattamenti e due rivisitazioni in chiave contemporanea dei meccanismi degli incontri e degli equivoci, delle contraddizioni e delle speranze di spaccati di società senza tempo che mettono al centro l’uomo e la sua comunità dalle molteplici sfumature. Per il secondo anno consecutivo il Teatro Libero si ritrova fuori dalla sua storica sede di Piazza Marina, con un progetto destinato a crescere nel tempo”.
Ingresso €15, ridotto €10 (under 25, operatori, abbonati sostenitori), per entrambi gli spettacoli di Shakespeare.
Il 12 e 19 giugno, alle 19.30, andrà invece in scena Pazzo ad Arte, di Alessandra Niccolini e Giuseppe Pestillo, frammenti di vita che ci “ri-guardano”, liberamente tratto dall’’Amleto di Shakespeare.
L’attore diventa, di volta in volta, personaggi diversi del dramma: Amleto, Laerte, Polonio, Claudio, il becchino…, scegliendo tra il pubblico i suoi interlocutori: Laerte, Ofelia, Rinaldo, Gertrude.
Lo scopo è quello di accorciare le distanze tra un testo “sacro” del teatro e la nostra vita, immergendolo nel quotidiano della convivialità. E così alcuni dialoghi sono trasformati in monologhi, in cui il personaggio, pur rivolgendosi ad una persona, pare che non ascolti l’interlocutore e, di fatto, sembrano monologhi…come tutti sperimentiamo nella quotidianità quando siamo noi a trattare il nostro amico come “due orecchie” per i nostri soliloqui e viceversa.
Ingresso €12, ridotto €8 (under 25, operatori, abbonati sostenitori).