Sogno di una notte di mezza estate
SPETTACOLO IN ITALIANO
da William Shakespeare
progetto e regia Lia Chiappara
con Santi Cicardo, Matteo Contino, Francesco Gulizzi, Alessandro Meringolo,
Antonio Randazzo, Andrea Saitta, Silvia Scuderi e Enrica Volponi
costumi Lia Chiappara e Claudia Campanella
realizzati da Claudia Campanella
luci Gianfranco Mancuso
musiche Antonio Guida
produzione Teatro Libero Palermo
Incantesimi, fate, re e regine, un bosco magico e tre storie d’amore, contrastate, volute, tristi, gioiose…magiche; tutto questo è il mondo shakespeariano del Sogno di una notte di mezza estate. Una commedia brillante e godibilissima
Ermia si rifiuta di sposare Demetrio, impostole dal padre Egeo, perché ama Lisandro. Teseo, duca d’Atene, dà ad Ermia quattro giorni di tempo per obbedire ai voleri del padre, trascorsi i quali la fanciulla sarà tremendamente punita. Ermia e Lisandro, fuggono nel bosco per sposarsi segretamente, inseguiti da Demetrio infuriato per il rifiuto e da Elena che nutre per lui una passione non corrisposta. Qui i giovani cadono vittime degli incantesimi del re e della regina delle fate Oberon e Titania che mutano diverse volte gli affetti degli amanti. Nel bosco intanto fervono i preparativi per la messa in scena della commedia Piramo e Tisbe da rappresentare per le nozze di Teseo e Ippolita cui partecipa la varia e multiforme umanità del popolo di Atene. Svaniti gli incanti, tutte le posizioni si compongono e le tre coppie vanno a nozze. Sogno di una notte di mezza estate si conclude con la grottesca rappresentazione di Piramo e Tisbe. Incantesimi, fate, re e regine, un bosco magico e tre storie d’amore, contrastate, volute, tristi, gioiose…magiche; tutto questo è il mondo shakespeariano del Sogno di una notte di mezza estate. Una commedia brillante e godibilissima in cui il genio del teatro inglese si diverte a dare spessore drammaturgico ai viluppi apparentemente banali e quotidiani della vita, intonandoli alle corde dei lazzi e degli esilaranti colpi di scena che imprevedibilmente caratterizzano i personaggi nel loro avere addosso e nel loro agire una forte pregnanza teatrale, fatta di forma e corpo. In Sogno è la vita che si mette in gioco, la vita che si esplica in tutte le sue forme e che si interroga su se stessa, nel linguaggio che le è più congeniale: l’amore.
“Sogno di una notte di mezza estate” è una delle drammaturgie shakespeariane più adatte alla formazione attoriale e alla conoscenza del mondo drammaturgico del bardo, oltreché utile per approfondire i meccanismi della scrittura per il teatro, soprattutto per il fatto che la sua tematica si muova sul crinale tra la fiaba e la realtà, tra il racconto dal lontano gusto mitologico e la derisione delle pratiche teatrali stesse, attraverso un sottile e continuo accostamento, tra l’alto e il basso, nel gioco del teatro nel teatro.