
Marcovaldo
SPETTACOLO IN ITALIANO
di Italo Calvino
adattamento Marco Zoppello
con Roberto Macchi, Matteo Pozzobon, Marco Zoppello
scene Roberto Macchi, Matteo Pozzobon e Guglielmo Avesani
tecnico audio/luci Matteo Pozzobon
sound editing Andrea Cristofori
disegno luci Claudio Modugno
consulenza tecnica Simone Meneghelli
consulenza artistica Lorenzo Bassotto
regia Marco Zoppello
Fondazione Aida, Verona
“Papà” dissero i bambini, “le mucche sono come i tram? Fanno le fermate? Dov’è il capolinea delle mucche?”
“Niente a che fare coi tram” spiegò Marcovaldo, “vanno in montagna.”
“Si mettono gli sci?” chiese Pietruccio.
(Italo Calvino, Marcovaldo)
Nel 1963 Italo Calvino raccolse in un unico volume venti novelle composte in anni differenti e le intitolò Marcovaldo, ovvero Le stagioni in città. Vi si narrano le vicende di Marcovaldo, uomo di fatica e padre di famiglia, e del suo particolare e rocambolesco rapporto con la natura e la città. Una città immensa e frenetica, fatta di rumori, smog, insegne luminose, pubblicità, scarpe che percorrono strade che sembrano non avere mai fine. Personaggio buffo e malinconico Marcovaldo rappresenta l’uomo di città per eccellenza, “ultima incarnazione di una serie di candidi eroi poveri-diavoli alla Charlie Chaplin” lo definiva Calvino. Da questa definizione dello stesso Calvino lo spettacolo si muoverà tra le novelle, avventurandosi attraverso un linguaggio non verbale che richiama e si ispira al cinema muto degli anni ’30, lasciandosi andare alla scoperta dell’occhio stralunato con cui Marcovaldo osserva tutti e tutto cercando di carpire, tra le crepe del cemento, lo spuntare di un fungo…