LEAR E IL SUO MATTO
Compagnia Walter Broggini, Albizzate (VA)
SPETTACOLO IN ITALIANO
da William Shakespeare
con Luca Radaelli e Walter Broggini
traduzione e drammaturgia Luca Radaelli
testo e regia Luca Radaelli e Walter Broggini
figure e scene Walter Broggini
costumi figure Elide Bolognini e Graziella Bonaldo
musiche PAD trio (Profeta, Aliffi, D’Auria)
grafica Elena Scolari
foto Maurizio Anderlini
Spettacolo sostenuto da progetto Next – Laboratorio di idee per la produzione
e programmazione dello spettacolo lombardo – edizione 2021/2022, Regione Lombardia / Fondazione Cariplo
Leggendo Shakespeare ci si imbatte in una realtà fatta di contrasti: l’alto e il basso, l’elevato e il volgare, il comico e il tragico. Nella sua tragedia forse più cupa Re Lear, Shakespeare toglie allo spettatore ogni certezza, ogni punto fermo: il re dialoga con il suo matto e non si capisce chi dei due sia il matto; i figli apparentemente buoni sono cattivi e viceversa. Tutto è permeato di black humour. Malgrado la famosa battuta “La maturità è tutto”, i personaggi reagiscono in modo infantile, sembrano quasi burattini nelle mani del destino. Perciò la scena elisabettiana è ridotta a una baracca di burattini: Re Lear è un attore in carne e ossa che dialoga con i suoi fantasmi scolpiti nel legno. In Italia si tende a dare ai burattini l’etichetta di “teatro per bambini”, dimenticandosi l’origine rituale e demoniaca delle maschere (Arlecchino, Brighella) e l’aspetto inquietante di alcuni personaggi del teatro di figura (Punch, Guignol…). Walter Broggini, burattinaio che ha girato tutta Europa con il suo spettacolo di teatro di figura per adulti, incontra Luca Radaelli per dare vita a un Re Lear che trae linfa dal teatro popolare, dalla farsa, dal balletto indemoniato delle teste di legno.