Ai migranti
SPETTACOLO IN ITALIANO
direzione e coreografia Piergiorgio Milano
di e con Elena Burani, Florencia Demestri, Piergiorgio Milano, Fabio Nicolini, Roberto Sblattero, Francesco Sgrò
collab. alla scrittura coreografica Florencia Demestri
collaboratore alla drammaturgia Claudio Stellato
da un’idea di Giovanna Milano
musiche Simon Thierree
Compagnia 320kg / A. C. Sosta Palmizi, Cortona
co-produzione Fondazione Musica per Roma, La Corte Ospitale i Rubiera
Un album fotografico sulle migrazioni di oggi e di ieri. Un’indagine in profondità attraverso l’occhio del teatro-danza sulle storie e sulle immagini, emotivamente forti, dei Migranti che hanno inseguito la speranza di un futuro diverso.
Ai Migranti di 320Chili offre un esempio poetico ed emotivamente efficace di lavoro collettivo. Gli artisti/interpreti hanno saputo coniugare le diverse esperienze di formazione in un risultato corale e armonico che prende, tra l’altro, ispirazione da un evento rilevante della nostra epoca, le migrazioni, che riguarda tutti noi. Le migrazioni sono un andare di persone a piedi e per mare, nervi tesi, cuore sospeso ad aspettare l’Oltre, un andare avanti camminando indietro, fino ad accorgersi di aver fatto strada. Sono stati vecchi bauli e valigie di cartone, oggi sono buste di plastica e ciabatte di gomma, per chi è fortunato scarpe da ginnastica. Ai migranti è un album fotografico. Ogni foto si sviluppa in profondità e nella dimensione del tempo. Ai migranti si serve dei materiali piuttosto che delle forme, delle azioni piuttosto che delle parole, perché non racconta la storia di un viaggio preciso, non è un viaggio politico, non vuole informare o giudicare. È un viaggio sensibile, che considera tutti gli uomini, mirando a renderci presenti e partecipi di un’esperienza emotivamente forte, in cui diversi piani di lettura si sovrappongono. Ai migranti vuole riportarci qui nel presente, coscienti di poter decidere, di poter credere, di poter ricordare, poter lasciarci trasportare in un viaggio altrui magari rimettendo in discussione alcune convinzioni sulla base di un sentimento piuttosto che di un calcolo.”