Manhattan Medea:

Mi è piaciuto molto come la Loher abbia riproposto il famoso mito greco in una versione più attuale e “occidentalizzata”, ponendo l’intera vicenda nella città-simbolo del mondo consumistico moderno: Manhattan, New York.

L’opera è molto fedele al mito originale, seppur con qualche accorgimento per far risaltare alcuni temi attuali quali l’immigrazione e la povertà (e ovviamente il mai banale tema dell’amore, con tutti i suoi ostacoli e le delusioni che ne derivano).

La storia narra una vicenda del tutto verosimile (non è infatti complicato, ahimè, trovare nel mondo reale persone che mettono la convenienza economica davanti ai sentimenti), il chè mette su un nuovo piano un racconto che sarebbe invece potuto risultare lontano dalla realtà, e a cui quindi avremmo partecipato con maggiore superficialità.

L’intero spettacolo è stato chiaro, interessante e accattivante, grazie anche alla bravura degli attori che sono riusciti a trasmettere ogni minima sfumatura emotiva provata dai personaggi e a “trasportare” così gli spettatori. A me e a tutti i miei compagni non sarebbe dispiaciuto avere un bis, ne siamo veramente rimasti affascinati.

Martina Vivirito, alunna della classe 2G del Liceo Scientifico Benedetto Croce.