dal 15 al 19 maggio ore 21,00 – il 20 maggio, ore 17.00
al Teatro Belli di Roma

per il progetto FACE à FACE 2012 Parole di Francia per Scene d’Italia
promosso dall’ Ambasciata di Francia in Italia e dall’ Institut Français Italia e organizzato da PAV
in collaborazione con la Delegazione del Québec a Roma

TEATRO LIBERO – PALERMO
presenta
IL FALCO

di Marie Laberge
traduzione Maria Teresa Russo
regia Beno Mazzone
con Massimiliano Lotti, Mirella Mazzeranghi e Rosario Sparno

 

Una piéce di grande poesia, che parla della vita dell’uomo contemporaneo. Tre personaggi diversi, una donna, un ragazzo ed un uomo, al di là delle loro relazioni e delle loro storie, affrontano lo stridore del vivere nella società di oggi.

Il Falco è una piéce di grande poesia, ispirata a problemi tratti dalla vita dell’uomo contemporaneo. Tre personaggi diversi, una donna, un ragazzo e un uomo, al di là delle loro relazioni e delle loro storie, esprimono temi e problemi del nostro vivere nella società di oggi. Molteplici sono le tematiche trattate, ma l’aspetto più affascinante dell’invenzione drammaturgica sta nella metafora che l’autrice ha voluto cogliere fra il ragazzo e la vita di un particolare uccello, il falco, appunto, incarnazione del concetto di libertà assoluta. In una condizione di cattività, il falco si lascia morire per esprimere la propria condizione di uccello libero, proprio come il ragazzo nella pièce, che alle sovrastrutture sociali oppone la forza della natura.

La scrittura della Laberge, essenziale e necessaria, mai retorica, provoca emozioni e riflessioni sulla nostra esistenza, chiedendo allo spettatore una grande complicità. Ecco perché la scelta di collocare gli attori in una “scena nuda”, nel tentativo di creare, in uno spazio molto intimo, quella particolare comunione fra attori e spettatori che può raggiungere il denudamento dell’anima, attraverso la musica della parola e del corpo.

Note sull’autrice Marie Laberge

[…] Prima di quella che è stata chiamata nel Québec «la rivoluzione tranquilla» (1960-1968), si rappresentava quel che era di moda a Parigi, si prendevano lì i modelli per scrivere se stessi. […]
Sin dal 1980 una nuova generazione di autori drammatici imbocca liberamente diverse nuove vie, poetiche, formaliste, epiche. Marie Laberge appartiene a quest’ultima, ma abbastanza al margine, meno «intellettuale» di quanto non sia la corrente dominante. Lei pratica un teatro della lingua ancora molto parlata, privilegiando l’emozione; temi indistinti che non per questo denunciano meno i pregiudizi di classe, la condizione della donna, le incomprensioni generazionali. Le situazioni sono impostate con chiarezza, anche se lo spettatore è indotto a valutarne egli stesso l’insolito o il pericolo, a scoprire e patire con i personaggi. […]

In Europa, la fama di Marie Laberge si afferma di buon’ora. In Francia, Gabriel Garran mette in scena nel 1986 L’homme gris con il suo Théâtre International di lingua francese […], nel 1997, dieci anni dopo la sua creazione francese diL’Homme grisi, Gabriel Garran crea IL Falco che dopo il successo riportato nel proprio teatro situato nel Parc de La Villette; è stato ripreso in una teatro privato, il Bataclan, più di cento rappresentazioni. la creazione del Falco è ora attesa in Portogallo a Porto e in Sicilia a Palermo, con la regia di Beno Mazzone, sedotto proprio come Lia Chiappara dalla pièce.

Raymonde Temkine (tratto da Il Falco, Theatrum Mundi Edizioni, 1998)