54a stagione // Inverno / Primavera 2022
Presentata la seconda parte della 54esima stagione inverno-primavera 2022 del Teatro Libero.
Dal 20 gennaio al 7 maggio, sul palcoscenico del teatro di piazza Marina, si alterneranno progetti internazionali, appuntamenti dedicati al teatro contemporaneo italiano con alcuni dei più importanti autori, danza e circo contemporaneo e spettacoli dedicati alle famiglie, con Isola di Teatro e ai bambini col ritorno del Progetto Scuola.
Ritroviamo orizzonti è il titolo di questa seconda parte della 54esima stagione: «un tentativo di ritorno alla normalità – sottolinea il direttore artistico del Teatro Libero Luca Mazzone – proviamo ad allargare lo sguardo a nuovi orizzonti con ambiziosi progetti internazionali, dal circo contemporaneo tedesco di Chris & Iris, alla danza contemporanea spagnola di Hurycan dance company, puntando la nostra attenzione, come sempre, sugli autori contemporanei italiani, da Saverio La Ruina e César Brie, Fabrizio Arcuri, Rosario Lisma. Riapriamo al nostro pubblico con la piena capienza della sala e con una programmazione più diradata nel tempo – continua Mazzone. Riproponiamo, inoltre, il Progetto Scuola con nuove produzioni ideate durante il lockdown. Questa per noi rappresenta una sfida, perché nonostante la situazione pandemica non sia ancora stata superata, speriamo e crediamo in un ritorno alla normalità».
Si comincia con Gap of 42, dal 20 al 22 gennaio, di e con Christopher Schlunk e Iris Pelz, produzione Chris & Iris / Hand auf hand Akrobatik, Berlino. Nel progetto si incontrano acrobazie straordinarie e commedia, si sollevano questioni filosofiche, nascono immagini insolite e momenti assurdi.
Il 28 e 29 gennaio Giusto, spettacolo di e con Rosario Lisma, produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Genova. Giusto è la storia surreale, buffa e dolente di una diversità nel mondo contemporaneo. Ma è anche un invito a superare le certezze che ci proteggono e i limiti che da soli ci siamo dati.
Dal 10 al 12 febbraio Almeno tu nell’universo, omaggio a Mia Martini di e con Matilde Facheris, Virginia Zini, Sandra Zoccolan, produzione ATIR, Milano. Tre attrici-cantanti cercano di restituirne la grandezza e la fragilità di una delle icone intramontabili della musica italiana con un racconto variegato che spazia dalle canzoni fino a ricordi personali, racconti e testimonianze dei suoi tanti amici artisti.
Dal 24 al 26 febbraio Bruta L. di Calendaria Antelo, che ne cura anche le coreografie, con Angela Chavero, Nathalie Remadi, Paula Ruiz, Isabela Rossi, produzione HURyCAN Dance Company, Madrid. Attraverso il linguaggio della danza, del teatro e della musica quattro donne si scontrano, cadono, si sostengono e si respingono in una continua lotta di potere. Lo spettacolo mette in discussione l’idea di attaccamento, il bisogno di dominare l’altro attraverso la manipolazione fisica o psicologica.
Dal 10 al 12 marzo La bella addormentata in rosso, una rilettura del testo di Pier Maria Rosso di San Secondo con la drammaturgia e l’adattamento di Laura Tedesco, che ne è anche interprete insieme a Claudio Boschi: una produzione Teatro Libero Palermo in collaborazione con Linguaggi Diversi, Roma. La storia di Carmelina, che, violentata dal notaio presso cui lavora, diventa Bella Addormentata, la prostituta che si concede ai suoi clienti nel sonno. In questa rivisitazione si approfondisce il punto di vista del personaggio che meno di tutti parla nella drammaturgia originale: la stessa Bella Addormentata, la quale è così impegnata a “sognarsi” che si dimentica che quella che sogna è la propria storia.
Dal 24 al 26 marzo La vacca di Elvira Buonocore con la regia di Gennaro Maresca e con Vincenzo Antonucci e Anna De Stefano, produzione B.E.A.T. Teatro, Napoli. Una favola neorealista che racconta il desiderio e la sua fragile, radicale esistenza fuori dalle logiche del benessere e del potere.
Il 2 e 3 aprile La chiave dell’ascensore di Agota Kristof con Anna Paola Vellaccio e la regia di Fabrizio Arcuri, coproduzione Florian Metateatro / Accademia degli Artefatti. Nel teatro, luogo dell’incontro per eccellenza, l’autrice trova il mezzo ideale per esprimere il suo messaggio: la speranza è nella parola, nella comunicazione con gli altri.
Si prosegue l’ 8 e 9 aprile con La carne è debole, un progetto scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Lanino, produzione Teatro Libero Palermo. Un’approfondita riflessione su quello che significano oggi gli allevamenti intensivi odierni, caratteristici dell’occidente industrializzato. Partendo da una breve introduzione storica che spiega come mai si è arrivati a questa forma estrema di sfruttamento, lo spettacolo analizza le conseguenze drammatiche di una politica tanto scellerata: sfruttamento animale e umano, esaurimento delle risorse idriche, inquinamento, problemi alimentari nei paesi del terzo mondo, problemi climatici.
Dal 28 al 30 aprile Saverio e Chadli vs Mario e Saleh scritto e diretto da Saverio La Ruina, che lo interpreta insieme ad Alex Cendron, produzione Scena Verticale, Castrovillari (CS). Mario e Saleh, ovvero Chadli e Saverio; l’incontro tra due mondi che vedono dialogare Saverio La Ruina, drammaturgo e attore della scena contemporanea italiana e Chadli Aloui, un giovane attore di origini maghrebine. Una drammaturgia che racconta di una ferita aperta in tutta la nostra comunità, un lavoro che fa emergere tutti i luoghi comuni in cui, partendo dalla differenza di religione – una sorta di marchio che annulla la singolarità di ogni persona – si determina un’incomprensione che si autoalimenta.
Dal 5 al 7 maggio, infine, Nel tempo che ci resta, elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, testo e regia di César Brie, con Marco Colombo Bolla, César Brie, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile, una produzione Campo Teatrale – Teatro dell’Elfo – Milano. Nello spettacolo, in un cantiere abbandonato a Villagrazia – il luogo dal quale partì Paolo Borsellino per andare incontro alla morte – si raccontano cinque anime: quelle di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino, Agnese Piraino Leto ed il pentito Tommaso Buscetta.
Abbonamenti a 10 spettacoli, Carnet ad ingresso libero a partire da € 52; Biglietti da 12 a 18 euro. Info 392.9199609 – 0916174040 – info@teatroliberopalermo.it
La programmazione per le famiglie, Un’isola di teatro
Spazio anche per le famiglie, con spettacoli adatti a ragazzi e adulti con Un’isola di teatro, alle ore 17.
Il 23 gennaio “Quel genio di Leonardo”, scritto e diretto da Ivano Cugia, una produzione di Akroàma, Cagliari.
Il 13 febbraio “Il funambolo e la ballerina”, di Claudia Puglisi, realizzato in collaborazione con La Compagnia Prese Fuoco.
Il 27 marzo Big boom, scritto e diretto da Vincenzo Costanzo.
Il 10 aprile Cipollino, progetto e regia di Annamaria Guzzio
Biglietti a partire da 12 euro con prezzi ridotti per gli under25. Previsto un abbonamento a più spettacoli. Info 392.9199609 – 0916174040 – info@teatroliberopalermo.it